Trattamento delle acque reflue - SDG Depurazioni

Spesso nel mondo delle industrie chimiche, siderurgiche, tessili, conciari, agro alimentari e non solo, sentiamo parlare di “acque reflue”. In questo articolo vedremo cosa indica questo termine e quali sono i trattamenti che queste acque devono fare per non incorrere in sanzioni dovute ad inquinamento idrogeologico. Scopriamo come funziona il trattamento delle acque reflue.

Cosa sono le acque reflue

Questo termine vuole indicare tutte quelle acque la cui composizione e qualità è stata modificata in senso peggiorativo in seguito al loro utilizzo in attività domestiche, agricole ed industriali. La loro alterazione chimica, dovuta alla presenza di sostanze organiche ed inorganiche pericolose per la salute degli esseri umani e per l’ambiente naturale, le rende non idonee ad un utilizzo diretto.

La pericolosità delle acque reflue ne vieta la dispersione nell’ambiente circostante e la reimmissione nel normale ciclo depurativo ordinario. Esse devono prima essere private delle particelle e componenti che possono risultare dannose e pericolose per la salute dell’uomo e per la salvaguardia ed equilibrio dell’ecosistema in cui abitiamo.

Il pericolo di quelle industriali

Attualmente in Italia per il settore industriale vige il divieto di scarico delle acque reflue secondo l’art. 137 del decreto legislativo n° 152 del 2006 onde evitare e contrastare tali condotte da ritenersi pericolose e nocive. La sanzione riguarda gli scarichi di natura industriale al superamento di soglie ben definite, per evitare i problemi di inquinamento del sottosuolo, acque superficiali, e pubblica fognatura.

Onde evitare di incorrere in possibili contravvenzioni vediamo in seguito come gestire e quali macchinari considerare per questa tipologia di scarto inevitabile prodotto dalle lavorazioni industriali.

Come vanno trattate le acque reflue

I processi di trattamento delle acque reflue che vengono effettuati all’interno di una stazione di depurazione possono essere divisi in tre categorie:

  • Processi meccanici: che si basano sulla fisica e la meccanica. Questi processi includono la rimozione dei solidi non disciolti nell’acqua.

  • Processi chimici: che implicano l’aggiunta di specifiche sostanze chimiche, come il controllo del pH, le reazioni chimiche di doppio scambio, la sanificazione.

  • Processi biologici: riguardano la biodegradazione di tutte le sostanze organiche presenti nell’acqua da trattare grazie all’azione dei microrganismi, fino a convertirle in sostanze più semplici e non dannose per l’ambiente.

Acque reflue
Acque reflue

Sezioni dell’impianto di depurazione

Gli impianti di depurazione delle acque reflue sono costituiti da strutture metalliche o in c.a. con a corredo attrezzature elettromeccaniche specifiche, progettate per depurare i rifiuti provenienti sia dalle abitazioni che dalle industrie. Solitamente, l’impianto è diviso in due sezioni: la linea delle acque e la linea dei fanghi.

La linea delle acque si occupa del trattamento dei reflui grezzi provenienti dalle fognature pubbliche o da quelle industriali, e comprende tre fasi: il pretrattamento, il trattamento ossidativo biologico, e i trattamenti successivi.

  • Il pretrattamento consiste in un processo fisico per rimuovere le sostanze organiche sedimentabili, utilizzando tecniche come la grigliatura, la sabbiatura, la sgrassatura, e la sedimentazione primaria.

  • Il trattamento ossidativo biologico è un processo biologico che mira a rimuovere sia le sostanze organiche disciolte, attraverso l’aerazione e la chiarificazione secondaria.

  • I trattamenti successivi sono ulteriori processi di affinamento che sono effettuati prima o dopo l’ossidazione biologica per ottenere una maggiore depurazione del liquame.

La linea dei fanghi tratta i fanghi separati dal refluo chiarificato e si concentra sulla rimozione dell’acqua in eccesso, sulla riduzione del volume, sulla stabilizzazione del materiale organico e sulla distruzione dei patogeni, rendendo lo smaltimento finale meno costoso e più sostenibile per l’ambiente.

Il refluo depurato viene inviato allo scarico con una destinazione finale che può essere le acque superficiali, in suolo. In alcuni casi, il refluo chiarificato può essere utilizzato per l’irrigazione o nell’industria.

Le acque reflue che sono state sottoposte a questo tipo di trattamento rappresentano una risorsa preziosa che può essere utilizzata di nuovo nell’industria, evitando così di utilizzare materie prime vergini e considerando la sempre maggiore scarsità dell’acqua.

Il D.M. 2 maggio 2006 definisce il riutilizzo delle acque reflue come “l’utilizzo di acqua reflua recuperata di una determinata qualità per una specifica destinazione d’uso, mediante una rete di distribuzione, sostituendo in parte o completamente l’acqua superficiale o sotterranea.”

SDG Depurazioni e le soluzioni per il trattamento delle acque reflue

SDG Depurazioni progetta e costruisce impianti di trattamento delle acque reflue ed è composta da un team di professionisti con anni di esperienza e competenza nel settore. Essi offrono la propria professionalità ed esperienza per garantire un servizio di alta qualità ai propri clienti. I loro impianti sono costruiti con le più moderne tecnologie e sono progettati per essere efficienti, affidabili e sostenibili. L’azienda è impegnata a fornire un servizio eccellente e ad assicurare che le acque reflue vengano trattate con il massimo rispetto per l’ambiente.

SDG Depurazioni è dotata di un laboratorio di ricerca e sviluppo all’avanguardia e in continuo aggiornamento, capace di elaborare nuove tecniche di processo che derivano dall’attività di ricerca e sviluppo.

Contatta i tecnici per informazioni o consulenza, i quali saranno a tua disposizione per aiutarti a capire meglio le tue esigenze e a trovare la soluzione più adatta. Sceglierci significa scegliere la professionalità e l’esperienza nel settore dei trattamenti delle acque reflue.

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